ALLERGENI, E' SCATTATO L'OBBLIGO DI INFORMAZIONE

ristoranteDal 13 dicembre, come previsto dal Regolamento (UE) n. 1169/2011, è obbligatorio informare il consumatore sull’eventuale presenza, nei prodotti venduti o somministrati, di ”allergeni”.

 


Nelle scorse settimane, la stampa nazionale (Il Corriere della Sera, La Repubblica) e locale, hanno dato ampio risalto all’azione intrapresa da Confcommercio Veneto, unitamente a Fipe Veneto, volta a porre all’attenzione del Governo le problematiche legate all’applicazione della normativa europea nei pubblici esercizi.

Il messaggio che Confcommercio e Fipe Veneto vogliono trasmettere non è una dichiarazione di “incapacità” o di “scarsa volontà” di adempiere all’obbligo di informazione, ma bensì contiene la chiara richiesta di poter riconoscere ai pubblici esercizi la possibilità di scegliere tra due modalità (scritta e orale), come già consentito in altri paesi europei, grazie alla prontezza e presa di coscienza della problematica da parte dei rispettivi Governi.


Il 28 novembre scorso, comunque, le istanze di Confcommercio e di Fipe sono state portate all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico e della Salute.
Siamo, quindi, in attesa dei provvedimenti ministeriali con l’auspicio che gli stessi recepiscano le richieste avanzate e dettino indicazioni operative in relazione all’assolvimento dell’obbligo d’informazione.


Qualunque sia la soluzione adottata, giova, comunque, ricordare che il Regolamento è stato fortemente voluto dall’Unione Europea a tutela del consumatore ed evidenzia l’importanza del ruolo che i pubblici esercizi ricoprono nel processo di tutela richiamato, in particolare nei confronti di quelle categorie di soggetti che soffrono di intolleranze o allergie a determinate sostanze la cui ingestione può produrre effetti, anche gravi, per la salute.


Per questo motivo, riteniamo opportuno invitare le aziende a monitorare il proprio processo produttivo, individuando quali sono gli ingredienti in esso utilizzati che contengono allergeni. A tal proposito, consigliamo di redigere comunque un elenco “allergeni–piatti”, da conservare in un luogo accessibile per essere facilmente consultato dal proprio personale e, a richiesta, anche dal cliente. Sarebbe preferibile una sua struttura a fogli mobili, affinché il responsabile di cucina, al variare dei prodotti e/o delle ricette, possa agevolmente e tempestivamente modificarne i contenuti.
Ciò premesso, nell'attesa di maggiori informazioni che scaturiranno dai futuri provvedimenti, si riassume quanto segue:

 

  • nella home page del sito associativo www.confcommercioverona.it , è presente un link al sito della Confcommercio Veneto, dove potete consultare un approfondimento sulla materia in esame;

  • Confcommercio e Fipe Veneto hanno realizzato una prima versione di cartello (allegato alla circolare, ma anche ottenibile su richiesta dal servizio assistenza soci. Nelle prossime settimane provvederemo alla eventuale stampa dei cartelli definitivi una volta che gli obblighi saranno resi, come auspicato, più chiari) da esporre nei locali;

  • l’allegato II del Regolamento Europeo, contenete la lista degli allergeni è, ad ogni buon conto, nuovamente trasmesso in allegato;

  • nell’ipotesi di prodotti venduti sfusi, si ritiene possano continuare ad applicarsi (perlomeno fintantoché non verranno date indicazioni diverse) le disposizioni già previste dall’art.16 del D.Lgs 109/92. Permane cioè l’obbligo di indicare, per ciascun prodotto venduto sfuso, tutti gli ingredienti, evidenziando, dal 13 dicembre, gli eventuali allergeni in esso presenti;

  • qualora non venisse riconosciuta la possibilità dell’informativa orale, dovrà essere messo a disposizione dei clienti (ad esempio all’interno del menu o con altre modalità ritenute idonee) un elenco che riporti sotto ciascun allergene i piatti che lo contengono. In alternativa, l’allergene potrebbe essere indicato accanto ad ogni consumazione proposta nel menu/listino;

  • ancora in allegato, trovate un esempio di indicazione degli allergeni e dei piatti dove sono contenuti, predisposto con le modalità sopra richiamate;

  • ad ogni buon conto, consigliamo in tutti i casi (anche qualora venisse riconosciuta la possibilità dell’informativa orale) la redazione di un elenco “allergeni-piatti” seguendo le indicazioni già sopra fornite (facilmente consultabile dal personale e, a richiesta, anche dal cliente; a fogli mobili per poterne modificare agevolmente e tempestivamente i contenuti).



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