PRESENTATO A ZAIA IL MANIFESTO CONFCOMMERCIO VENETO

Zaia - ConvenetoProduce la maggior parte del Pil privato in Veneto, assorbe la maggior quota di occupati, e soprattutto distribuisce salari quasi doppi di quelli di agricoltura e industria messe insieme.

 

E’ il Terziario di Mercato, quello rappresentato da Confcommercio Veneto con la forza di oltre 250mila imprese che versano all’erario più tasse di ogni altro settore di attività (con il 36% delle imposte nette versate ogni anno, il solo commercio è il principale ‘socio’ dello Stato) e che alle 17,00 di martedì ha incontrato il presidente della Regione Luca Zaia nell’ambito di una serie di incontri programmati con i candidati alle Regionali di maggio.


All’incontro erano presenti il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon e i presidenti e direttori delle Confcommercio territoriali.
“Dobbiamo abbandonare l’idea che non ci sono più possibilità di ripresa o che tutto possa tornare come prima - ha dichiarato il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon - Dobbiamo e vogliamo ragionare in un’ottica ‘industriale’ e di rete fra settori, perché la partita dell’innovazione è per natura, nelle nostre corde più che in quelle di altri settori”.
“Alla politica chiediamo di considerare il nostro ‘peso’ e le nostre potenzialità, e di agire di conseguenza. Non siamo più i ‘bottegai’ di un tempo, anche se da quelli, con orgoglio, discendiamo - ha aggiunto Zanon - Abbiamo dato vita politiche di rinnovamento in sinergia con le Università e avviato progetti di formazione in ogni provincia. Sul fronte fiscale, della sbrurocratizzazione, della sicurezza e della lotta all’abusivismo chiediamo di essere ascoltati”.
Chiede di essere ascoltata, Confcommercio Veneto, anche quando si tratta di ‘disegnare’ il futuro del territorio, memore dell’ultima beffa della modifica alla legge regionale Urbanistica che facilita l’ulteriore consumo di suolo per nuove edificazioni.
Il che danneggerebbe anche il turismo, altro settore su cui è imperniato il Manifesto di Confcommercio Veneto, e per il quale la Confederazione chiede una visione piùampia e intersettoriale, oltre che maggiori risorse. “La casa del turismo è qui, con Confcommercio, e Confturismo - ha precisato Zanon - Ricordatevi che è questa la nostra principale risorsa, anche se, visto come le entrate della tassa di soggiorno non vengono reimpiegate nello sviluppo e la promozione del settore, sembra il concetto sia duro da comprendere”.
Di qui la proposta del presidente Luca Zaia: far pagare un euro per ogni arrivo turistico istituendo una tassa di scopo regionale, e reinvestire il ‘tesoretto’ solo ed esclusivamente nel turismo.

"Non dimentichiamo che il turismo è la prima impresa del territorio con 70milioni di presenze all'anno ma soli 2milioni di euro da investire (contro i 70 del Trentino) - ha dichiarato Zaia - finché non otterremo l'autonomia dobbiamo pensare a soluzioni alternative come ad esempio prevedere 1 euro ad arrivo, gestito direttamente dalla Regione senza dare un soldo in più a Roma, un modo per poter davvero promuovere il nostro territorio a livello internazionale".

“Gli imprenditori sono abituati a fare e a risolvere problemi - ha concluso Zaia - il nostro compito è ascoltare e offrire soluzioni e supporto a imprese e imprenditori. In questi anni abbiamo investito 70milioni per portare la banda larga in 188 comuni e completeremo il progetto per cablare tutto il Veneto perché la competitività passa anche dalla tecnologia. Abbiamo messo sul piatto 502 milioni di euro provenienti da fondi europei (il 77% dei quali già impegnati) e riteniamo che su questa strada si debba proseguire. Gli indicatori dicono che la struttura del tessuto imprenditoriale veneto - costituito da PMI - è altamente flessibile capace di cogliere le opportunità che il mercato vorrà offrire”.

 




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