BANCOMAT, RIDURRE LE COMMISSIONI PER LE IMPRESE

"Bene che il Governo abbia deciso di intervenire per ridurre le commissioni per i pagamenti con carte di credito e bancomat tramite Pos, anche se si tratta delle commissioni interbancarie e non di quelle a carico delle imprese".

Questo il commento di Confcommercio Verona sul decreto di recepimento della direttiva Ue sui servizi di pagamento che il Governo ha varato nel Consiglio dei Ministri. 

  

"Se l'obiettivo - aggiunge Confcommercio - è quello di diffondere sempre di più l'uso di questi strumenti di pagamento, occorre intervenire sulla riduzione delle commissioni applicate dalle banche alle imprese che restano ancora troppo elevate e che, nel caso di pagamenti di piccoli importi e per alcuni settori in particolare, come distributori di carburante, tabaccai, giornalai, assorbono molto spesso i margini di profitto degli imprenditori".

 

Il provvedimento, approvato la prima volta dal Governo a settembre, riduce le spese per i pagamenti elettronici a carico dei commercianti, sia per i micro-pagamenti sotto i 5 euro che quelli di importo maggiore. Impone il tetto alle commissioni interbancarie nell'utilizzo dei dispositivi Pos (Point of sale) con un limitefissato allo 0,2% (del valore della transazione) per i bancomat, allo 0,3% per le carte di credito, come prescrive una direttiva europea del 2015. Previste sanzioni per chi non rispetta la riduzione delle commissioni e l'abbassamento da 150 a 50 euro della franchigia a carico dell'utente nei casi in cui avvengano pagamenti fraudolenti.

 

Nel frattempo, Confcommercio Verona è impegnata nell’approfondimento dei nuovi strumenti cashless, quali gli smart payments/e-payment (come satispay) al servizio del commerciante e della sua clientela per agevolare le transazioni. Il presidente dell’associazione  in particolare sta valutando l’implementazione della tecnologia satispay con istituti di credito locali.

 

In Italia il numero dei Pos installati è di 2,2 milioni, rispetto a 1,5 milioni in Francia e a 1,2 milioni in Germania, con un incremento di circa il 60% negli ultimi cinque anni. Inoltre, nel nostro Paese le transazioni effettuate complessivamente annualmente con carte di credito, di debito e prepagate sono passate da circa 1 miliardo e 700 mila del 2011 a oltre 3 miliardi del 2016, con un incremento di quasi l'80%. “E’, quindi, evidente - conclude Confcommercio - che su questo argomento sia necessario superare i luoghi comuni e le facili strumentalizzazioni".




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