APERTURE FESTIVE, «Sì A UNA REGOLAMENTAZIONE»

Sì a un intervento di regolazione delle aperture festive nel commercio cambiando le norme del decreto Salva Italia di Monti (2012) che hanno sancito la liberalizzazione completa delle aperture dei negozi: lo dice Confcommercio Verona dopo l'intervento sul tema da parte del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Di Maio.

 

 

”La liberalizzazione degli orari, che non ha eguali nel resto d’Europa – afferma il presidente Paolo Arena - non ha portato né maggiore fatturato né un incremento occupazionale. Il fatturato si è semplicemente spalmato su più giorni nella settimana".

 

Secondo l’associazione, in particolare, se le aperture domenicali sono ormai acquisite dal settore, occorre agire su quelle delle festività nazionali: “C'è una proposta di legge ferma al Senato  per prevedere almeno sei chiusure su 12 festività individuate come Natale e Capodanno. Sarebbe un primo passo contro l'eccesso di liberalizzazione. Da sempre chiediamo di limitare le aperture festive di negozi e centri commerciali: non è certo tenendo aperto sempre, in sfregio alle feste e ai giorni di riposo, che si aumentano i guadagni. La corsa a restare aperti a ogni costo privilegia solo le grandi realtà distributive mentre per le aziende che cercano di competere su questo fronte coi centri commerciali la battaglia è persa in partenza, perché l’aumento dei costi non viene sufficientemente compensato dall’incremento delle vendite”.


“E poi - conclude Confcommercio Verona - c’è il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sia per i lavoratori che per gli imprenditori: un valore prezioso che, a nostro avviso, non va compromesso. Va riportata al centro la sfera della personale e della famiglia”.




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