LOCAZIONI TURISTICHE, SI CAMBIA: «BUON INIZIO, SERVE ALTRO»

HotelLa Regione Veneto è prossima all’adozione del codice identificativo e della targa di riconoscimento, che i gestori delle attività di Locazione Turistica, dovranno attuare per gli immobili che propongono con tale sistema.

 

Alla luce di quest’importante notizia, Paolo Arena, Presidente di Confcommercio Verona, plaude all’iniziativa regionale, ritenendola l’importante primo passo per una regolamentazione di questo settore, che sino ad oggi ha goduto di una sorta di deregolamentazione, ma al contempo invita l’Assessore Caner a continuare su questa strada, implementando ulteriori strumenti legislativi, per far sì che i “locatori turistici” e l’alberghiero tradizionale abbiamo regole uguali, per competere nello stesso mercato.

 

Giulio Cavara, Presidente dell’Associazione Albergatori di Confcommercio, afferma che questi provvedimenti, una volta a regime, saranno senz’altro utili dal punto di vista del censimento delle strutture e della conoscenza dei gestori, rispondendo alle richieste di tutela della sicurezza dei territori. Cavara, quindi, esorta la Regione Veneto a continuare su questa strada, attuando con coraggio anche le altre proposte di Federalberghi Veneto, scaturite da una serie di spunti partiti proprio dall’Associazione Albergatori di Verona, tutte tendenti a regolamentare in modo organico questo segmento turistico, oggi largamente diffuso nei nostri centri storici.

Ben sappiamo, prosegue Cavara, che alcune competenze sono del legislatore nazionale, ma crediamo che la Regione, sulla scorta di quanto già previsto ed attuato per i bed and breakfast, possa individuare una “presunzione di imprenditorialità” anche per quei gestori che propongono sui maggiori portali, i loro immobili ubicati nei centri turistici di maggiore importanza, pochi o tanti che siano.

Cavara porta anche l’attenzione al fatto che l’attività normativa deve essere affiancata da controlli, effettuabili anche da remoto. Avverte, infatti, che molti gestori di locazione, bellamente ignorano il divieto di offerta di servizi alberghieri, pur essendo questo ben chiaro e contenuto in una delibera della Giunta Regionale del Veneto, pubblicizzando sui siti internet il cambio giornaliero della biancheria per esempio, con ciò superando lo spartiacque ben evidenziato con le attività ricettive alberghiere.
Stesso mercato e stesse regole è anche la richiesta di Paolo Arena, per non continuare ad assistere al proliferare a veri e propri alberghi di fatto, basti pensare che interi condomini vedono la presenza di locazioni turistiche in tutti gli appartamenti che li compongono. Situazioni che però non devono rispettare le numerose prescrizioni previste per la classifica alberghiera, la normativa igienico sanitaria e senza dover prestare la minima attenzione alla normativa di prevenzione incendi, tutto a scapito della sicurezza del turista. Per non parlare poi dei diversi regimi fiscali.




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