MERCATO DELL'AUTO, NEL 2018 VERONA PERDE TERRENO

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11 Gennaio 2019

Mercato dell'auto con il fiatone in Veneto nel 2018: segno positivo in tre province su sette, mentre il calo nelle restanti quattro risulta contenuto. Verona perde lo 0,81% sul 2017.

 

 

Ma il dato non deve trarre in inganno: da settembre le immatricolazioni hanno ripreso a scendere considerevolmente. L’elettrico, l’ibrido e il plu-in cominciano a compiere i primi passi in avanti, ancora troppo timidi però, a fronte però di una diminuzione nel settore dei diesel. È quanto emerge dai dati Unrae sulle immatricolazioni elaborati dal Centro studi di Confcommercio Veneto.

 

Nella classifica delle province, l’aumento maggiore di immatricolazioni rispetto all’anno precedente si è avuto in quella di Belluno (+15,09%), seguita da Vicenza (+9,72%) e Venezia (+3,79%). Scendono invece le immatricolazioni nella provincia di Treviso (-6,28%) e, in modo più contenuto, in quelle di Padova (-4,38%), Rovigo (-3,58%) e Verona (-0,81%). La somma dei risultati restituisce un quadro regionale in timidissima ripresa, che sfiora l’1% e si blocca nuovamente a partire da settembre.


A contendersi le fasce più ampie del mercato sono i marchi Fiat e Volkswagen: la prima è in testa nelle province di Belluno (con il 24,33% delle immatricolazioni totali), Padova (con l’11,90%), Venezia (con il 14,70%)e Vicenza (24,29%). La Tesla, tra marchi leader di auto elettriche, cresce nelle province di Padova, Rovigo, Venezia e Vicenza, ma con costi d’acquisto alti da sostenere e un’autonomia non ancora adeguata a tutti gli usi.

 

Dice il presidente del Gruppo regionale auto-moto Giorgio Sina: “Negli ultimi tre mesi dell’anno infatti è entrato in una crisi rilevante e l’utente è molto confuso, non sa quale tipologia di vettura scegliere, così rimane fermo, non compra - spiega Sina - Le vendite delle auto ibride ed elettriche migliorano, ma si tratta di numeri irrilevanti: mancano ancora colonnine di ricarica e batterie in grado di far compiere anche solo percorsi medi, e questi sono comprensibili elementi di dissuasione all’acquisto. Il consiglio che darei è di valutare, prima di scegliere l’auto, quanti chilometri si compiono all’anno e che uso si fa della vettura. L’ibrido è consigliato per utilizzi cittadini o limitrofi alla città. Chi l’auto, invece, la usa per lavoro, come ad esempio un rappresentante che compie diverse migliaia di chilometri all’anno, sicuramente non deve abbandonare il diesel, che in molte versioni inquina meno della benzina, e anche i motori alimentati a Gpl vanno tenuti in considerazione”. 

 

La proposta del Gruppo Auto-Moto di Confcommercio Veneto per agevolare il rinnovo dei mezzi (considerato che il 44% del parco circolante ha più di 10 anni) è quella di chiedere alla Regione incentivi che possano favorire il ricambio verso mezzi meno inquinanti.

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