MEGAPONTE DI PASQUA, TANTI ITALIANI NELLE CITTA' D'ARTE

POPASPer il "megaponte" di Pasqua, tra il 25 aprile e il primo maggio saranno quasi un quarto gli italiani che faranno una vacanza in questo periodo, precisamente il 22%, con una durata media superiore a 3 notti e 4 giorni. Le mete preferite sono le città d'arte "tradizionali", Verona compresa. La principale motivazione di viaggio è quella di visitare musei, monumenti o mostre ed è per questo che le città d'arte concentrano il 45% delle preferenze

A livello europeo si comporta molto bene Madrid, seguita da Barcellona, Parigi, Londra e Praga. Per ciò che riguarda i viaggi a lungo raggio, si distinguono l'Egitto-Mar Rosso e i Caraibi, in particolare Cuba.

 

Quasi un terzo degli italiani che partiranno in questo periodo andranno invece al mare. L'analisi dell'indice mensile di fiducia del viaggiatore italiano elaborata da Confcommercio-Confturismo, insieme all'Istituto Piepoli, riporta nel mese di marzo un indice positivo per un valore pari a 64 punti, in leggera discesa rispetto al mese precedente, ma sempre sui valori massimi per quanto riguarda il terzo mese dell'anno. Un ultimo focus riguarda i viaggi in aereo. Oltre 150 milioni di passeggeri hanno volato lo scorso anno in Italia e dall'analisi si evidenzia che quasi due italiani su tre hanno fatto almeno un viaggio in aereo all'anno. In particolare oltre il 50 per cento dei giovani ha fatto più di un viaggio all'anno ed è proprio questa categoria quella che prende più spesso l'aereo per i suoi viaggi.

 

Pasqua e Pasquetta fuori casa
Nonostante le incertezze metereologiche domenica 21 e lunedì 22 aprile saranno all'insegna del pranzo fuoricasa, secondo le stime della Fipe. Ben 6,3 milioni saranno infatti i clienti che consumeranno il pranzo di Pasqua nei ristoranti del Belpaese, per una spesa complessiva di 328,8 milioni di euro. "Stime in leggera flessione rispetto allo scorso anno, a causa delle previsioni meteo non favorevoli, ma che confermano, ancora una volta, quanto la ristorazione e la cultura del fuoricasa costituiscano una parte integrante dell'offerta turistica. Particolarmente significativi - è il commento di Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe - anche i dati relativi alle aperture, a conferma del tessuto sano delle nostre imprese e di un comparto che ogni giorno opera con professionalità e passione, anche quando tutti gli altri festeggiano o sono in vacanza. Principi che testimoniano un'etica del dovere e del fare che rendono il nostro settore fondamentale per il futuro del Paese".

 

Presenze e aperture a Pasqua

Per domenica 21 aprile i ristoranti in attività saranno il 90% del totale, in leggera flessione (1,5%) rispetto allo scorso anno a causa dell'incertezza delle condizioni meteo che ancora impediscono alla stagione di decollare. Previsioni che tuttavia potranno risultare pienamente attendibili solo a consuntivo. Per quanto riguarda le presenze sono previsti 6,3 milioni di clienti che consumeranno il pranzo pasquale nei ristoranti del Belpaese. La metà saranno turisti, per la maggior parte di nazionalità italiana.

 

I menù e i piatti

A Pasqua i ristoranti proporranno soprattutto menù "a degustazione" (nel 63% del totale), perlopiù composti da sei portate ad un prezzo medio di 53 euro con bevande incluse, in leggero aumento rispetto allo scorso anno. Il 37% degli esercenti offrirà invece menù alla carta di tre portate ad un prezzo medio di 50 euro, bevande escluse. I ristoranti che propongono sia degustazione che à la carte confermano la preferenza dei clienti per la possibilità di comporre il pranzo a proprio piacimento. La spesa complessiva viene stimata in 328,8 milioni di euro. Ma cosa si mangerà prevalentemente sulle tavole pasquali? Nel 76,5% dei casi a farla da padrone sarà la tradizione, all'insegna dei piatti tipici del periodo come l'agnello. Per quanto riguarda i primi piatti non mancherà la pasta fresca, declinata principalmente nella variante delle tagliatelle e dei ravioli; venendo al dessert sarà un trionfo di dolci tipici come pastiere, colombe e cassate, mentre molti piatti avranno la fragola come grande protagonista in qualità di frutto di stagione. Un ristorante su quattro ha invece pensato a menù con rivisitazioni creative e reinterpretazioni della gastronomia locale. Particolare attenzione sarà riservata alle famiglie con bambini, con menù dedicati ai più piccoli nel 37,5% dei ristoranti. Cresce la sensibilità dei ristoratori anche nei confronti di chi ha esigenze alimentari specifiche, da chi soffre di intolleranze alle persone vegetariane o vegane: il 14,7% degli esercenti proporrà menù ad hoc per soddisfare richieste di questo tipo.

 

I dati per Pasquetta

Lunedì 22 aprile l'82,2% dei ristoranti sarà operativo, un dato leggermente inferiore rispetto al 2018 (-1,1%), tenendo conto della Pasqua molto alta che, meteo permettendo, potrebbe favorire le gite fuori porta. Per quanto riguarda le presenze sono attesi 4,7 milioni di clienti, in linea con i numeri dello scorso anno: per il 59,6% saranno turisti e per il 41% clienti "autoctoni".

I menù

A Pasquetta il 79% dei ristoranti proporrà menù à la carte, in generale composti da tre portate. I menù degustazione avranno invece un prezzo medio di 46,50 euro con bevande incluse. Per il giorno di Pasquetta si stima una spesa complessiva di 229,1 milioni di euro.

Le aperture per il 25 aprile e il 1 maggio

Per le festività del 25 aprile e del 1 maggio gli esercenti mostrano ottimismo, con un saldo positivo tra chi dice che saranno giornate migliori rispetto allo scorso anno e chi pensa che saranno peggiori. Particolarmente significativo il dato relativo alle aperture, con la quasi totalità dei ristoranti (il 98,2%) che sarà aperta.




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