«ESONERARE LE IMPRESE DAL PAGAMENTO DEI TRIBUTI LOCALI»

Categoria: Attualità
27 Marzo 2020

arena newL’emergenza coronavirus ha portato la quasi totalità delle imprese commerciali, turistiche e dei trasporti a sospendere l’attività dai primi giorni di marzo. A parte i negozi di generi alimentari e quelli che vendono beni di prima necessità (ad esempio farmacie, parafarmacie edicole, tabaccherie…), che attuando le misure di sicurezza anticontagio, continuano a svolgere il loro servizio sul territorio, il resto degli esercizi commerciali, dei ristoranti, delle pizzerie, dei bar, alberghi, discoteche, agenzie viaggio, palestre, mercati ambulanti (anche per la parte alimentare), ovvero l’insieme delle imprese del Terziario stanno subendo, con la chiusura temporanea, contraccolpi pesantissimi.

La mancanza degli incassi non si accompagna, infatti, allo stop delle spese fisse, creando un’emergenza di liquidità che farà sentire i suoi effetti anche sul futuro della maggior parte delle imprese commerciali, dal piccolo dettaglio fino all’ingrosso.

 

“Le misure finora varate dal Governo con il decreto “Cura Italia” non bastano per far fronte all’emergenza economica in atto – dice Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona -. Vogliamo credere che questi interventi siano solo l’inizio e che in un successivo provvedimento lo Stato metta in gioco altre risorse e altre misure, magari derivanti dal sostegno dell’Unione Europea. E’ chiaro che la priorità di tutti ora è la salute – continua Arena – ma è necessario anche preparare il terreno per far rinascere un’economia, fatta soprattutto di piccole imprese, che sono ogni giorno di più in, grave, difficoltà. Diversamente, ci saranno attività del commercio, del turismo e dei servizi che non avranno la forza di ricominciare, con effetti disastrosi sulla rete distributiva di vicinato e, quindi, in termini di servizio ai cittadini”.

In questo quadro, Confcommercio Verona continua a chiedere a gran voce a tutti gli interlocutori istituzionali della provincia che possono adottare misure a favore delle imprese locali, di agire in modo chiaro, deciso, rapido e concreto sulla scia di quanto fatto nel Comune di Verona.


L’Associazione sollecita formalmente a esaminare ogni soluzione volta a riconoscere alle aziende l’esonero dal pagamento (no slittamento, ma esenzione), o comunque la consistente riduzione, per il periodo marzo – settembre 2020 delle seguenti imposte di competenza comunale: tassa sui rifiuti; canone per l’occupazione del suolo pubblico per i plateatici esterni dei pubblici esercizi; canone di occupazione del suolo pubblico per gli ambulanti non alimentari; imposta sulla pubblicità per le attività dei comparti del commercio, del turismo e dei servizi.

“E’ fondamentale agire ora, sposando l’obiettivo di salvaguardare quanto più possibile le imprese del territorio e la rete distributiva che, quando sarà finita la situazione di emergenza, deve essere messa in grado di ripartire”, commenta il direttore generale di Confcommercio Verona Nicola Dal Dosso. “Chiediamo, quindi, che ognuno faccia la propria parte. Noi continueremo ad essere i portavoce, a ogni livello, delle esigenze e delle necessità delle nostre imprese”.

Confcommercio Verona, inoltra, invita le amministrazioni locali ad utilizzare l’imposta di soggiorno, se istituita, per azioni di promozione turistica straordinaria del territorio, attraverso iniziative coordinate con le Organizzazioni di Gestione della Destinazione; a valutare la possibilità di concedere, una volta passata l’emergenza, l’accesso gratuito a musei o siti monumentali e la sosta gratuita nei parcheggi situati in prossimità dei centri storici o comunque di aumentare i tempi di sosta a fronte delle tariffe in essere; a ridurre l’aliquota IMU in pagamento per gli immobili. “Serve un aiuto concreto alla liquidità aziendale così come un segno tangibile di vicinanza alle imprese”, aggiungono Arena e Dal Dosso.


Oltre che a livello di territorio provinciale, Confcommercio ha messo in campo tutta una serie di richieste e proposte concrete anche a livello regionale e al Governo, mentre continua la sinergia tra Confiditer-Confcommercio e le banche per operazioni che garantiscano liquidità alle aziende.

 

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