«CHIUDERE GLI ESERCIZI SAREBBE DISASTROSO»

arena new"Il recupero registrato dalle vendite ad agosto dopo lo stop di luglio va accolto con favore, ma senza entusiasmi: il vuoto di domanda che si è generato a marzo e aprile è ancora lontano dall'essere recuperato e la ripresa congiunturale non coinvolge tutti i settori e le tipologie distributive". E' il commento di Confcommercio ai dati Istat sulle vendite al dettaglio ad agosto che, su base mensile, evidenziano una crescita di oltre l'8% trainata dall'andamento dei beni non alimentari (+13,8%). 

"Per molti comparti, anche nella nostra provincia - afferma il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena - l'anno si chiuderà con diminuzioni severe, anche a due cifre percentuale e conviene, comunque, ricordare che l'indice delle vendite riguarda i beni e non i servizi che pesano circa la metà del totale consumi e su cui si addensano le maggiori perdite: è il caso dell'importante filiera turistica, particolarmente penalizzata nella nostra città".


La preoccupazione resta alta, anche per possibili ulteriori lockdown ai danni dei pubblici esercizi: in una lettera inviata ieri al Governatore Luca Zaia, Confcommercio Veneto fa presente che "se l’obiettivo è quello di limitare i fenomeni di aggregazione, l’unico effetto che si otterrebbe dall’obbligo di chiusura anticipata delle attività sarebbe il riversamento delle persone in strada, senza alcun controllo: si otterrebbe quindi l’effetto contrario". "Mentre all’interno dei pubblici esercizi - prosegue la missiva - si può facilmente verificare il rispetto delle vigenti regole in tema di distanziamento interpersonale sanzionando eventuali comportamenti irregolari da parte degli esercenti, una volta chiuse le attività la massa di persone diventerebbe di fatto incontrollabile".

 

Per Paolo Artelio, presidente della Fipe-Confcommercio di Verona "serve incrementare i controlli, vigilare sul rispetto dei protocolli adottati a maggio e sanzionare chi non applica le misure di sicurezza, a cominciare proprio dal distanziamento tra i tavoli, anche se la stragrande maggioranza dei pubblici esercizi sono virtuosi e applicano alla lettera le regole".

"Da parte nostra - prosegue Artelio facendo sue le parole della lettera di Confcommercio Veneto - siamo più che disponibili a collaborare per garantire il servizio all’interno dei locali nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, a partire dal distanziamento, all’uso della mascherina e del gel sanificante, ma anche con la rilevazione del nome di almeno un componente per ogni tavolo, oltre che con la promozione dell’app “immuni”". E aggiunge: "Gli abusi si contrastano individuando e sanzionando chi non rispetta le regole e non chiudendo, in modo indiscriminato, tutte le attività".

Per Confcommercio, in questa fase, è più che mai necessario attuare un "percorso di sostegno agli investimenti e alla formazione del personale delle piccole e medie imprese nella direzione dell'innovazione e della digitalizzazione, finanziando il tutto attraverso le risorse di matrice europea per la ripresa e la resilienza".




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