GREEN PASS OBBLIGATORIO PER I LAVORATORI DAL 15 OTTOBRE

Categoria: Norme & Adempimenti
17 Settembre 2021

Il Consiglio dei ministri ha varato ieri il decreto legge (“un decreto per continuare ad aprire", ha commentato il premier Mario Draghi) che impone a tutti i lavoratori, sia del settore pubblico che di quello privato, l’obbligo del possesso del certificato verde per svolgere la propria attività professionale a partire dal 15 ottobre e fino ad almeno il 31 dicembre, data di scadenza dello stato di emergenza. 

Chi non sarà in regola rischia una multa che va da 600 a 1.500 euro (i lavoratori) e da 400 a mille euro (gli imprenditori). Questi ultimi saranno responsabili dei controlli e quindi delle eventuali violazioni. In ogni caso, viene esclusa la possibilità di licenziare i lavoratori senza 'green pass' e sono stati previsti prezzi calmierati per i tamponi, l'alternativa al vaccino per assicurarsi il sospirato lasciapassare: 8 euro per i minorenni e 15 per i maggiorenni, mentre è concessa la gratuità a chi non può vaccinarsi per motivi di salute. Il tutto nelle farmacie che hanno aderito al protocollo d'intesa.

 

Per le attività che non rispetteranno questi prezzi è introdotta una sanzione da mille a 10mila euro, oltre alla possibilità di chiusura dell'attività per cinque giorni con provvedimento del prefetto.

 

Che succede però per lavoratori autonomi e professionisti? Lo ha spiegato il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta: "il criterio base seguito da Draghi, che ha avuto il nostro consenso, è di volere l'applicazione del 'green pass' ovunque fosse possibile controllare, quindi nei posti di lavoro. Dove c'è una porta di accesso si applica il 'green pass'. Se il professionista è un lavoratore autonomo è tenuto al 'green pass', poi si regolerà con i suoi clienti in ragione a specifici protocolli previsti per la sua professione".

 

Per quanto riguarda infine la situazione delle attività ancora “al palo” o che non marciano a pieni giri, c’è da segnalare quanto affermato dal ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, per il quale il primo ottobre si discuterà della riapertura delle discoteche e dell’eventuale aumento delle capienze dei luoghi di spettacolo. Una dichiarazione però presto “gelata” da quella del collega alla Salute, Roberto Speranza: “l'orientamento è: monitoriamo con attenzione la curva dopo l'apertura delle scuole, se la curva dovesse reggere lavoreremo per allargare le maglie per quanto riguarda le capienza. Comprendiamo le richieste dal mondo del cinema e dello sport ma abbiamo bisogno di alcune settimane per valutare la curva dopo l'apertura delle scuole".

 

Agis: “bene l’avvio della discussione sull’aumento della capienza”
“Le dichiarazioni di Giorgetti confermano la bontà della posizione assunta dalla nostra Associazione negli ultimi mesi: ossia che i luoghi di spettacolo - cinema, teatri sale da concerto o spazi all’aperto - si sono dimostrati nel corso del tempo luoghi assolutamente sicuri per la salute del pubblico, a maggior ragione in seguito all’obbligo del green pass”. Così Carlo Fontana, presidente di Agis-Confcommercio, l’Associazione generale italiana dello spettacolo, che aggiunge: “posto che il nostro settore continuerà ad operare con il massimo scrupolo nel rispetto delle norme vigenti, riteniamo che l’obbligo di mascherina e la verifica dei green pass possano essere elementi che consentano di superare il distanziamento interpersonale, già abbondantemente superato in tante altre attività. Ci auguriamo – conclude Fontana – che il prossimo primo di ottobre sia la data del pieno rilancio dello spettacolo, rilancio che non potrà che passare attraverso la decisione di riportare a piena capienza i luoghi dello spettacolo”.

 

Silb:”bene Giorgetti sulla riapertura delle discoteche”
“Non posso che accogliere con soddisfazione le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, secondo il quale il prossimo primo ottobre si prenderà una decisione sulla riapertura delle nostre aziende" . Così Maurizio Pasca, presidente del Silb, il Sindacato Italiano dei locali da ballo aderente a Fipe-Confcommercio. "In questi mesi abbiamo messo a punto un protocollo efficace per garantire la tutela della salute di tutti, approvato anche dal CTS, eppure nessuno ha voluto tenerne conto", ha aggiunto Pasca. "Tra le misure da noi proposte c'è l'obbligo di green pass per chi vorrà venire a ballare. Mi pare evidente che questo possa rappresentare un forte incentivo al vaccino per tutti quei giovani che hanno voglia di tornare a divertirsi. L'appello che faccio è sempre lo stesso: fateci riaprire o del nostro comparto rimarranno solo macerie e 100mila persone finiranno senza lavoro", ha concluso il presidente del Silb.

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