ORARI DEI NEGOZI E APERTURE FESTIVE, LA LEGGE REGIONALE NEL DETTAGLIO
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- Pubblicato: Giovedì, 05 Gennaio 2012 11:24
di GIORGIO SARTORI
In questi giorni i mass media nazionali e locali hanno dato ampio risalto al tema della liberalizzazione degli orari di apertura e chiusura dei negozi e delle deroghe domenicali e festive.
La Confcommercio, sia a livello regionale che provinciale, ha applaudito il Consiglio regionale che, a tempo di record e recependo le istanze dell’Associazione, ha approvato un provvedimento, la legge regionale n.20 del 27 dicembre 2011, che ha ribadito la competenza della Regione in materia di commercio. Ma quali sono le novità realmente apportate dalla nuova legge regionale e cosa potrà cambiare con questa disciplina? Vediamo.
ORARI: ora l’esercente può liberamente e senza limiti determinare il proprio orario di apertura nella fascia oraria giornaliera che va dalle ore 7,00 alle ore 22,00. In precedenza la fascia era uguale ma si poteva tenere aperto al massimo 13 ore.
DEROGHE DOMENICALI E FESTIVE: le giornate sono state elevate a sedici che diventano venti comprendendo il mese di dicembre. Ma non c'è automatismo di apertura o libera determinazione, come qualcuno ha dichiarato: la norma regionale - che non riguarda i Comuni “a vocazione turistica” e le “città d’arte o murate”, cui già in precedenza era riconosciuta la possibilità di tenere sempre aperto - prevede infatti che le sedici giornate di deroga siano scelte dai Comuni (come avveniva anche in precedenza), sentite le organizzazioni di rappresentanza dei consumatori e degli imprenditori. Fin qui non sembrerebbe nulla di nuovo, se non il semplice ampliamento del numero delle giornate.
La novità, invece, c'è ed è di estrema importanza, in quanto il provvedimento stabilisce che le giornate di apertura domenicale e festiva devono favorire la promozione di iniziative di marketing territoriale concertate con la piccola, media e grande distribuzione, al fine di valorizzare il tessuto commerciale urbano.
Ed è questo il grande salto di qualità che ha voluto attribuire al provvedimento l'Assessore regionale alle attività produttive, Isi Coppola, condividendo le richieste di Confcommercio.