ELEZIONI, CONFCOMMERCIO HA INCONTRATO I CANDIDATI

incontro conf-candidati.jpgBurocrazia, fisco, accesso al credito, mercato del lavoro, turismo: questi i punti salienti toccati nell’incontro dell'11 febbraio tra la Giunta esecutiva di Confcommercio Verona e i candidati veronesi al Parlamento della Repubblica che hanno risposto all’invito rivolto a tutti gli schieramenti in corsa per le elezioni del 24 e 25 febbraio.

Nella sede dell’associazione, in via Sommacampagna 63/h, sono arrivati Alberto Giorgetti e Katia Polidori del Pdl; Gianni Dal Moro e Diego Zardini del Pd; Salvatore Frattallone e Carlo Nicoletti di Io amo l’Italia; Maria Cristina Sandrin e Patti Patrizia di Donne per l’Italia; Matteo Bragantini, Giovanna Negro e Paolo Tosato della Lega Nord; Paolo Pendenza e Simone Corsi di Indipendenza Veneta; Luca Tamburini de La Destra.

 


A loro è stato consegnato un documento contenente le richieste e le proposte della principale organizzazione del terziario di mercato le cui imprese rappresentate, ha spiegato il presidente Paolo Arena, “attraversano una fase di grave disagio e profonda crisi”.


“Le aziende del commercio, turismo, servizi e trasporti stanno sopportando il peso di imposte che negli anni sono aumentate a dismisura – ha detto il presidente provinciale di Confcommercio affiancato, al tavolo, dai vicepresidenti Maurizio Danese e Nicola Baldo e dal presidente di 50&Più Marcellino Prati - e hanno dovuto ingoiare il boccone amaro dell’Imu che ha colpito in modo esponenziale soprattutto i proprietari di negozi. Le nostre richieste riguardano un fisco migliore, magari sul modello canadese, che si attua attraverso la riduzione dell’Irap, la razionalizzazione e semplificazione degli obblighi tributari, l’esclusione dall’Imu degli immobili strumentali dove l’impresa esercita la propria attività, la ridefinizione della Tares, di fatto una nuova imposta”.


Secco no, poi, all’ipotesi della patrimoniale: “Se proprio l’applicazione fosse inevitabile, chiediamo che l’imposta stessa diventi una forma di “prestito” allo Stato che potrebbe essere restituito al cittadino e alle aziende sotto forma di detrazione fiscale sulle imposte da versare”.


plateaPer Confcommercio Verona, poi, sarebbe auspicabile una riduzione delle aliquote Iva mentre sul fronte del credito viene chiesto di favorire la solidità patrimoniale dei Confidi (“la nostra Confidi Veneto, unica nel nord Italia – ha detto il presidente di Confidi Danese - è in grado di prestare alle banche garanzie a prima richiesta co-garantite da Mediocredito centrale, consentendo alle banche una ponderazione pari a zero del proprio patrimonio di garanzia a fronte degli impieghi e riversando minori costi alle imprese socie), di facilitare il ricorso al Fondo di garanzia per le Pmi, di apportare correttivi ai rigidi parametri di Basilea 3 ed infine di modernizzare il sistema dei pagamenti, non solo nei confronti della pubblica amministrazione, ma anche tra privati. Da rivedere anche il limite massimo per l’utilizzo di contante, ora fissato in mille euro.


Altre proposte sono collegate a burocrazia e giustizia. “La burocrazia – ha detto Arena – sta soffocando le aziende. Basti pensare alle disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, a quelle sull’apprendistato e alle norme igienico-sanitarie con le relative, molteplici, incombenze”. Per Confcommercio “occorre estendere l’utilizzo della tecnologia digitale, dare rapida attuazione allo Sportello unico per le imprese e assicurare un sistema di tracciabilità dei rifiuti che superi l’assurdo sistema del Sistri”. Quanto alla giustizia in materia giuslavoristica, viene sollecitata una riforma che assicuri risposte certe, e in tempi brevi, alle imprese.


Prioritaria, per Confcommercio Verona, è anche una riformulazione delle norme che regolano il mercato del lavoro all’insegna della flessibilità: “La riforma Fornero non ha tenuto per nulla in considerazione le istanze dei settori del commercio, turismo e dei servizi che rappresentano, in questo paese il 90% della forza lavoro e richiedono, per la loro natura, rapporti di lavoro che non abbiano caratteri di eccessiva rigidità”, ha precisato Arena.

 

Sollecitata poi una maggiore attenzione al turismo: l’Italia, si legge nel documento, ha un patrimonio turistico ineguagliabile al mondo. Occorre quindi che il futuro Governo valorizzi maggiormente il ruolo delle Pmi che operano in questo settore e rappresentano la quasi totalità dell’offerta: strutture ricettive, ristoranti, bar, locali di intrattenimento e svago, pasticcerie e gelaterie offrono al turista italiano e straniero una gamma di prodotti di alta qualità e soprattutto, sono il veicolo per la promozione delle tipicità enogastronomiche dell’Italia.


Altri punti toccati nell’incontro, lo sviluppo di infrastrutture, logistica, trasporti e la gestione della mobilità: temi, questi, affrontati in un vademecum della Confcommercio nazionale, anch’esso consegnato ai candidati intervenuti.


Il presidente di 50&Più Prati, che è anche coordinatore provinciale del Cupla (Comitato unitario pensionati lavoro autonomo), ha invece consegnato un documento focalizzato su necessità ed esigenze degli ex imprenditori del terziario di mercato.

Ufficio stampa Confcommercio Verona

 

 Documento Incontro Politici.pdf





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