ELEZIONI, DOCUMENTO CUPLA: PIU'ATTENZIONE PER I PENSIONATI

anzianiAlla vigila delle elezioni politiche il Cupla (CUPLA-Coordinamento Unitario Pensionati Lavoro Autonomo promosso dalle otto sigle di rappresentanza dei pensionati FIPAC-Confesercenti, 50&Più Confcommercio, CNA Pensionati, ANAP Confartigianato, FNPA Casartigiani, Sindacato Pensionati Confagricoltura, Federpensionati Coldiretti e Associazione Pensionati CIA) di cui è coordinatore provinciale Marcello Prati, presidente della 50&Più scaligera, ha stilato un documento.

Consegnato ai candidati veronesi in occasione dell'incontro in Confcommercio dell'11 febbraio, denuncia gravi carenze di equità nella ripartizione dei sacrifici fra le categorie sociali.

E’ necessario dunque, secondo il CUPLA, che accanto all’aspetto puramente economico, il futuro Governo tenga nella giusta considerazione anche l’aspetto sociale, i problemi reali ed i bisogni delle fasce di popolazione più deboli. Occorre a giudizio del CUPLA, intervenire certamente con misure rivolte ad attuare il piano di rilancio più volte annunciato per dare competitività alle nostre imprese, promuovere l’occupazione, specialmente giovanile, ma nel contempo è assolutamente indispensabile procedere con altrettanta determinazione per attuare anche quegli interventi che interessano direttamente i pensionati e gli anziani come categoria sociale.

Alla luce di queste considerazioni il CUPLA chiede al Governo di intervenire su alcune questioni di fondamentale interesse:

  • una efficace azione di salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni da attuarsi attraverso la revisione del paniere ISTAT per la rivalutazione dei trattamenti, l’aggancio delle pensioni alla dinamica salariale e la neutralizzazione del drenaggio fiscale 
  • l'eliminazione di tutte le discriminazioni tra lavoro dipendente e lavoro autonomo: assegni familiari, accesso al pensionamento, quattordicesima mensilità etc., anche perché con il calcolo contributivo per tutti e con l’aumento delle aliquote contributive per i lavoratori autonomi, trattamenti differenziati non sono più giustificabili. 
  • una più equa redistribuzione dei carichi fiscali e delle risorse, al tempo stesso combattendo con estrema determinazione ogni forma di evasione, di lavoro nero, di abuso, di rendita parassitaria. Si propone di cominciare con la detassazione parziale o totale delle tredicesime, riducendo la pressione fiscale sui redditi fissi. Nel contempo è necessario ampliare la NO TAX AREA per gli anziani. 
  • la reintroduzione dell’IMU (o ICI) sulla prima casa deve essere corretta, distinguendo i possessori della sola casa di abitazione dai multiproprietari, legando l’imposta agli altri redditi posseduti, escludendo da essa gli anziani a basso reddito che abitano in case grandi perché vi hanno allevato i figli, gli anziani e/o disabili ricoverati in case di riposo. 
  • l'eliminazione dei previsti aumenti dell’IVA, specie se sulle aliquote ridotte, in quanto fanno fare un ulteriore balzo al costo della vita, che si ripercuote soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione. 
  • la revisione degli interventi assistenziali che deve essere occasione per fare pulizia sugli abusi e per razionalizzare la materia: non sono accettabili limitazioni di diritti legittimi sanciti dalla Costituzione o lo smantellamenti del welfare pubblico.  
  • la realizzazione di messaggi pubblicitari attraverso i media che esaltino i lati positivi dell’integrazione tra giovani e anziani, il contributo che già adesso gli anziani danno alla famiglia per sopperire alle carenze del welfare, la trasmissione dei saperi d’impresa.

Ufficio stampa Confcommercio Verona




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