ELEZIONI, DOCUMENTO DELLA FIPE AI PARTITI CON LE PRIORITA'

recIn vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio la federazione degli esercenti Fipe-Confcommercio ha inviato ai partiti politici la sua agenda dove si richiede l’abolizione dei privilegi fiscali sulle attività di somministrazione di circoli privati e sportivi, sagre e feste di partito che rappresentano veri e propri aiuti di Stato.

Fipe, che a Trieste ha realizzato dei cartelloni pubblicitari a pagamento per sottolineare le richieste della categoria, propone anche l’applicazione dell’Iva agevolata a tutte le attività turistiche e l’abolizione dell’imposta di soggiorno e di quella sugli intrattenimenti dove la fiscalità indiretta per il ballo sale addirittura al 37% del costo del biglietto.

 

Un altro punto all’ordine del giorno è quello sul contrasto all’alcolismo. E su questo si allinea a quanto contenuto nel piano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che prevede il sistema di licenze per gli esercizi che somministrano l’alcol al fine di tenerne sotto controllo la vendita e la somministrazione ed evitarne gli abusi. Per Fipe è da rivedere anche l’art. 62 del decreto sulle Liberalizzazioni che impone il pagamento a 30 giorni nella fornitura di merci fresche e a 60 per quelle non deperibili.

Su questo Fipe ha già denunciato il Governo italiano e richiesto l’apertura di una procedura di infrazione all’Unione Europea. Le richieste di Fipe riguardano poi il mercato del lavoro. Per non danneggiare un settore in espansione, è necessario tornare alle formule più flessibili il cui irrigidimento ha compro- messo alcuni degli equilibri raggiunti negli anni scorsi dalle parti sociali. Andrebbe invece ridotto il cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro e potenziata la detassazione e decontribuzione previsti per incentivare la produttività del lavoro.

Infine Fipe si concentra sulla destagionalizzazione per la quale si rendono necessarie adeguate politiche legislative, cioè benefici contributivi e fiscali in caso di prolungamento dell’attività stagionale, così come vanno semplificati gli obblighi amministrativi in materia di rapporti di lavoro e rivisto l’Aspi (assicurazione sociale per l’impiego) da tramutare in un intervento anche di reinserimento nel mondo produttivo.




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