TARES, LETTERA AI SINDACI DEL VERONESE: URGONO MODIFICHE

rifiutiRivedere il regolamento della Tares per renderla meno penalizzante nei confronti delle imprese attraverso un “poker” di modifiche: Confcommercio Verona ha scritto una lettera ai sindaci di tutte le amministrazioni comunali della provincia chiedendo loro di venire incontro alle aziende del terziario di mercato.

L’Associazione ritiene infatti essenziale apportare alcuni correttivi al fine di non assestare un ulteriore duro colpo a negozi e pubblici esercizi, alle prese con crisi dei consumi ed una miriade di imposte e tasse, vecchie e nuove. “In questi giorni le attività commerciali sono alle prese con il pagamento della prima rata della Tares 2013”, si legge nella missiva firmata dal presidente Paolo Arena e dal direttore generale Giorgio Sartori.

 

“Dato il continuo susseguirsi di modifiche, precisazioni e dilazioni in materia, chiediamo di attuare una revisione dei regolamenti Tares del Vostro Comune, quale mossa concreta per lenire il peso della tariffa rifiuti sulle attività del commercio, turismo e servizi”.

 

“Negozi e pubblici esercizi rappresentano un patrimonio non solo economico, ma anche sociale per i centri storici, i quartieri e i paesi. Ma con le difficoltà che stanno vivendo, la Tares potrebbe essere il colpo di grazia”.
“Pur riconoscendo che in alcuni casi sono state ascoltate le nostre richieste di evitare un salasso alle imprese - prosegue la lettera di Confcommercio - le tariffe applicate restano comunque elevate. Per questo chiediamo alle Amministrazioni Comunali di utilizzare la possibilità di prorogare la chiusura del bilancio di previsione al 30 novembre, per apportare in extremis alcuni correttivi ai regolamenti Tares”.
Quattro, le modifiche che Confcommercio Verona chiede di introdurre:
prima di tutto escludere dalla tassazione - così come previsto dal decreto “sblocca debiti” - le aree scoperte pertinenziali e accessorie, che in attività come negozi al dettaglio, alberghi, concessionari d’auto e distributori di carburanti hanno una forte incidenza, peraltro senza essere operativamente utilizzate; in secondo luogo, prevedere aliquote differenziate a seconda dell’effettiva destinazione d’uso della superficie, distinguendo, ad esempio, le aree di deposito o quelle di sola esposizione da quelle effettivamente utilizzate per l’attività; inoltre, viene chiesto alle Amministrazioni Comunali di prevedere una riduzione delle tariffe locali (quindi anche della componente rifiuti della Tares) per quelle imprese che assumono giovani o lavoratori over 50, “visto che il beneficio sociale per il territorio andrebbe certamente, ed a stretto giro, a compensare il minor introito”; infine, Confcommercio Verona auspica la possibilità di consentire il rinvio, al 2014, di una o più rate di Tares dovute per il 2013, così da dare ancora un po’ di respiro alle imprese in questa fine d’anno particolarmente pesante sul fronte delle imposte.
“Ci rendiamo conto che anche la vostra Amministrazione è alle prese con forti ristrettezze economiche, ma crediamo che l’impegno straordinario per non penalizzare la rete distributiva del territorio servirebbe a preservare l’occupazione e a tutelare il servizio di vicinato”, conclude la lettera.

ufficio stampa Confcommercio Verona




Condividi!

Submit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to TwitterSubmit to LinkedIn

Confcommercio Verona utilizza i cookies per migliorare l'usabilità del sito. Potete disabilitare i cookie, modificando le impostazioni del vostro browser.