CONTRAFFAZIONE, SUCCESSO DEL CONVEGNO IN GRAN GUARDIA

convegno contraffazioneContraffazione ed abusivismo sono fenomeni in espansione; per riflettere su questa preoccupante realtà e sensibilizzare le nuove generazioni sui rischi collegati al proliferare dell’illegalità, Confcommercio Verona ha organizzato la mattina di lunedì 11 novembre, in occasione della Giornata di mobilitazione promossa dalla Confcommercio nazionale il convegno dal titolo “Compri il falso? Ma lo sai che…”, svoltosi in una Gran Guardia affollata di studenti.

 

Secondo i dati della Confcommercio, il 35,6% dei consumatori italiani ha avuto occasione, almeno una volta nella vita, di acquistare prodotti illegali/contraffatti o servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati.

 

False griffe, prodotti commercializzati con un marchio non originale, “scarico” da Internet di musica, film, videogiochi “pirata”, noleggio/acquisto irregolare di film o videogiochi e utilizzo di servizi – anche di natura professionale - prestati da soggetti senza i regolari permessi, sono tutte facce di una stessa medaglia: illegale.

 

A ciò si aggiunge l’abusivismo nel settore dei servizi e del turismo, esercitato prevalentemente da quei Bed and breakfast che non rispettano i confini loro assegnati dalla normativa: un fenomeno in forte espansione anche nel Veronese.

 

Tra i consumatori che almeno una volta nella vita hanno acquisto prodotti o servizi illegali, secondo i dati Confcommercio, il 71,9% lo ha fatto anche nel 2013. Tra i prodotti “fuori dalle regole” spiccano quelli dell’abbigliamento (41,2%), gli alimentari, bevande incluse (28,7%), gli occhiali (26,7%), la pelletteria (26,9%), le scarpe e calzature (21%), i profumi e i cosmetici (18,1%), i farmaci (15,6%) e i prodotti parafarmaceutici (14,9%), spesso acquistati su siti Internet non italiani.

 

Rispetto al 2010 sono aumentati l’acquisto di prodotti e l’utilizzo di servizi illegali, così come i fenomeni illegali nuovi: ad esempio l’acquisto, il più delle volte in rete, di biglietti pirata.Il fenomeno, stando ai dati Fipe-Confcommercio non risparmia neppure il mercato della somministrazione abusiva di alimenti e bevande, che genera un volume d’affari a livello nazionale di 5 miliardi di euro (80 milioni di euro solo nella provincia di Verona).

 

“L’Italia è il primo Paese per contraffazione”, ha detto il Prefetto Perla Stancari in apertura del convegno. “Una illegalità diffusa che fa perdere posti di lavoro ed origina potenziali danni alla salute, soprattutto per i prodotti alimentari e farmaceutici. Fintantoché si è ragazzi non si riflette sui danni provocati dal mancato rispetto delle regole, quella di oggi è un’occasione importante di riflessione. Ciascuno di noi, con i propri comportamenti, può infatti essere attore della ripresa e favorire la legalità”.

 

L’assessore comunale Enrico Corsi, nel portare il saluto del sindaco di Verona ha sottolineato che “quello dei “falsi” è un tema scottante, cui la Giunta Tosi ha dato risposa fin dal suo insediamento nel 2007 lavorando a stretto contatto con le forze dell’ordine e le categorie per far sparire dalle strade del centro i numerosi venditori abusivi. Resta però il grave problema della contraffazione all’estero che nuoce ai nostri prodotti”.

 

L’assessore provinciale Fabio Venturi ha messo in luce l’importanza di attuare una azione congiunta sul territorio da parte di forze di polizia, amministratori e organismi di categoria, mentre il Provveditore agli Studi di Verona Stefano Quaglia ha definito quello della contraffazione un problema commerciale ed etico: Bisogna essere autentici, anche nei comportamenti, ma l’autenticità richiede impegno e fatica”, ha detto agli studenti. “Oggi come non mai in Italia c’è bisogno di autenticità, concretezza, sincerità”.

 

Convegno Contraffazione


Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, ha evidenziato quanto sia importante sensibilizzare i consumatori, soprattutto quelli più giovani, sui temi al centro della giornata: “Abbiamo voluto dare a questo evento un risvolto informativo più che di denuncia. Abusivismo e contraffazione provocano gravi danni all’economia e sono fonte di disoccupazione. La contraffazione è ramificata, “vale” quasi il 30% dell’economia legale e colpisce tutti i comparti dell’economia: dall’agricoltura all’artigianato, dal commercio, ai servizi, al turismo”. “Verona – ha detto ancora Arena - è un’isola felice, altre città sono più pesantemente colpite. Quello che viene da chiedersi è se ci siano interessi sovranazionali che impediscono l’adozione di norme anti-contraffazione: in Europa è battaglia soprattutto per il food, ancora non si riescono a tutelare adeguatamente le eccellenze dell’agroalimentare. Significativo il fatto che la Camera di Commercio debba investire ogni anno ingenti cifre per difendere i marchi veronesi”. “I “falsi” sono prodotti che generano povertà a livello globale: la libertà non deve essere anarchia”, ha aggiunto il presidente di Confcommercio Verona. “Oggi con internet si può comprare tutto in tutto il mondo, senza però avere certezza su chi e come l’ha prodotto”.

 

Il comandante della Guardia di Finanza Bruno Biagi ha voluto lanciare un messaggio positivo. Rivolto ai ragazzi in platea ha esordito dicendo che “voi siete meglio di come eravamo noi. E potete costruire un futuro migliore. L’Italia è al top per la produzione di merce di prima qualità. E per questo subisce molti plagi. Il commercio mondiale del falso è circa l’8% del totale: sul mercato planetario esprime un fatturato di circa 350 miliardi di euro, per il 35% derivanti dall’informatica, per il 25% da audiovisivi, per il 12% da giocattoli, per il 10% da cosmetica e per il 6% da farmaceutica. Il 60% di questa enorme torta è nel Sud Est asiatico; in Italia si produce il 7,5% del falso mondiale”. I prodotti falsi sequestrati dalle Fiamme Gialle sono ogni anno circa 100 milioni, con 10.500 persone denunciate. “Serve una cultura della legalità, la legalità alla fine paga”, ha aggiunto Biagi. “Fortunatamente in Italia sta cambiando la sensibilità su questo tema anche se manca ancora la “vergogna” sociale a carico di chi fa il furbo”. Il Comandante della Finanza ha quindi ricordato l’operazione “Gatto con gli stivali”, gigantesca frode alimentare nel settore del biologico che ha portato al sequestro, in riva all’Adige, di oltre 750 mila tonnellate di prodotti in realtà non “bio”, per un valore di 220 milioni di euro, approssimativamente il 10% dell’intero valore del mercato italiano di questo segmento.

 

Il convegno è proseguito con l’intervento del Comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura: “l’illegalità riguarda ormai praticamente tutte le tipologie di merci, dagli alimentari ai ricambi di auto, dall’abbigliamento, all’alimentare” “A Verona – ha detto ancora Altamura – l’intensa sinergia con l’autorità giudiziaria ci ha consentito di ottenere ottimi risultati nei confronti delle vendite abusive. Ma c’è sempre qualche nuovo fronte su cui intervenire: l’ultimo è quello della vendita di falsi Iphone al mercato dello stadio”.

 

Il presidente provinciale di Coldiretti Claudio Valente si è soffermato sull’agropirateria: il falso made in Italy è un business che vale 60 miliardi, cui vanno aggiunti i 14 miliardi di euro legati alle agromafie. Un fenomeno in aumento, tanto che nel 2012 i sequestri dei Nas hanno raggiunto livelli da record. “Persino a Bruxelles, dove si discutono le leggi per cercare di difendere i prodotti originali, i supermercati ospitano prodotti italiani contraffatti”, ha detto Valente citando anche “i kit che si possono trovare navigando su internet per produrre vino italiano”. “Le imprese veronesi potranno avere un futuro solo se sapranno distinguersi, ma per resistere agli assalti dell’illegalità occorre che i consumatori ci aiutino a combattere questa grande battaglia”, ha concluso il presidente di Coldiretti.

 

Davide Cecchinato, segretario generale dell’Adiconsum di Verona ha esordito affermando che “acquistare un prodotto di griffe a prezzo basso vuole dire che qualcosa non va, non solo a livello di legalità ma anche di potenziali rischi per la salute derivanti dall’utilizzo di coloranti e colle; non a caso sono aumentate del 4% le dermatiti allergiche da contatto mentre i problemi collegati a intolleranze da cosmetici hanno registrato un vero e proprio boom, più 20%”. Cecchinato ha invitato i ragazzi presenti in sala a controllare le etichette e la presenza dei “loghi” comunitari richiesti a norma di legge non solo nell’abbigliamento ma anche su occhiali e pneumatici, ambiti in cui la contraffazione sta prendendo sempre più piede.

 

Convegno Contraffazione

 

 Nelle battute finali il moderatore Mario Puliero ha lasciato il microfono al presidente di Federfarma Marco Bacchini: “I farmaci falsi – ha spiegato - contengono principi attivi in modo non corretto, oppure non li contengono proprio, o magari presentano ingredienti impuri o vengono costruiti in modo non conforme; anche la confezione può essere falsa. E poi ci sono gli pseudo-farmaci che contengono sostanze nocive. O, ancora, le confezioni vendute nonostante siano scadute”. “Nei Paesi avanzati i farmaci contraffatti sono l’1% del totale, in quelli in via di sviluppo invece rappresentano il 30% del totale commercializzato”, ha proseguito Bacchini. “Da internet arriva il 50% dei farmaci falsi mentre nella cosmetica, nel 2009, sono state sequestrarte 6,1 milioni di confezioni”.

 

In conclusione, la responsabile dell’Ufficio Interventi Educativi dell’Ufficio scolastico territoriale Anna Lisa Tiberio si è detta convinta che sia stato centrato l’obiettivo del convegno, quello di “far tornare a casa i ragazzi con maggior consapevolezza, capacità di scelta e di giudizio”.

 

Durante la giornata si svolti alcuni collegamenti in diretta streaming con la sede della Confcommercio nazionale per seguire parte degli interventi del presidente confederale Carlo Sangalli e dei Ministri Angelino Alfano e Flavio Zanonato impegnati a dibattere gli stessi temi.


ufficio stampa Confcommercio Verona




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