FONDI EUROPEI 2020, UNA CHANCE PER IL TURISMO VERONESE

turistivr"Fondi Europei 2020, opportunità da cogliere per il turismo e le imprese": questo il significativo titolo del convegno che si è tenuto venerdì 8 novembre all'hotel Tower di Bussolengo per volere dall'associazione “Futuro Semplice” in collaborazione con Olos.

Un incontro dal quale sono emerse le potenziali occasioni di sviluppo legate alla programmazione europea 2014-2020. Numerosi gli interventi: da Alberto Giorgetti, sottosegretario all'economia a Ruggero Pozzani, assessore al turismo della Provincia di Verona;  da Corrado Ferraro, direttore commerciale e marketing Fondazione Arena di Verona a Paola Boscaini, sindaco di Bussolengo, fino a Giovanni Miozzi, presidente della Provincia e dell'associazione Futuro semplice, che ha chiuso i lavori. Non poteva mancare la “voce” di Confcommercio Verona, affidata al direttore generale Giorgio Sartori, protagonista di un’ampia relazione su punti di forza e criticità del turismo.

 

 

“A livello nazionale il turismo è una realtà che occupa circa un milione e quattrocentomila addetti”, ha esordito Sartori. “Il macro dato, calato nella nostra provincia, dice che il settore del ricettivo e dei pubblici esercizi impiega oltre ventimila unità, soprattutto giovani e donne. Le attività ed i prodotti turistici non sono delocalizzabili: lo sviluppo del comparto  rimane patrimonio del territorio su cui viene generato, determinandovi condizioni di sviluppo economico, sociale e culturale”.

 

Dunque, “l’economia turistica offre un contributo decisivo alla produzione della ricchezza italiana e provinciale ed allo sviluppo dell’occupazione. Per dirla con uno slogan: il turismo lavora per l’Italia. E’ necessario, tuttavia, dotare il nostro Paese di politiche di sistema indispensabili per sostenere la competizione nei confronti delle mete concorrenti”.

 

Scendendo nel dettaglio Sartori ha rilevato che “è importante migliorare la capacità di utilizzare le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e favorire l’accesso alle informazioni concernenti le opportunità offerte da tali fondi. Possibilità che, purtroppo, sono poco conosciute e nei confronti delle quali dobbiamo correre, associazioni di rappresentanza datoriali comprese, per recuperare il tempo perduto.  Spagna e Irlanda hanno saputo sfruttare al meglio le possibilità offerte dall’Unione Europea”.

 

“Registriamo con estremo piacere che nella programmazione 2014-2020 il settore del turismo trova una sua riconoscibilità”, ha proseguito Sartori. “Questo è un segnale importante, perché sinora questo settore era considerato marginale, residuale, rispetto gli altri comparti economici. La domanda turistica mondiale è in costante aumento ed è, pertanto, necessario che l’Italia, così come la nostra provincia catturi una sempre maggiore quota di questi flussi. In questo contesto va rilanciata la promozione e la commercializzazione del prodotto turistico”.

 

Una grande opportunità in tal senso, ha aggiunto Sartori, viene offerta dalla recente legge regionale che prevede la costituzione delle cosiddette D.M.O., cioè le Destination Management Organization, organizzazioni responsabili per il management ed il marketing della destinazione turistica: secondo Confcommercio, dovrà essercene una sola per l’intera provincia, perché “frammentare non rende efficace l’azione promozionale”.

 

“L’offerta ricettiva veronese ha registrato, in questi ultimi anni, non solo una crescita quantitativa, ma soprattutto qualitativa”, ha proseguito il direttore generale. “E’ aumentata la dimensione media delle strutture ricettive, frutto di ampliamenti o di messa in rete di piccole realtà. Il percorso virtuoso intrapreso non deve arrestarsi, va sostenuto, incentivato con politiche adeguate che premino la crescita volumetrica, l’innovazione tecnologica ed il miglioramento degli standard. Una crescita che deve essere Intelligente (l’economia si deve basare sulla conoscenza e sull’innovazione), sostenibile (basata sull’efficienza verde) e inclusiva (che porti occupazione sul territorio)”. Importante, in questo processo, è la semplificazione dell’iter amministrativo per il cambio di destinazione d’uso degli immobili occupati da imprese non più remunerative, ha detto Sartori.

 

“Creatività, passione, tecnologia, sono alcune delle parole che hanno consentito all’offerta ricettiva veronese, giorno dopo giorno, di sviluppare un ampio ventaglio di proposte capaci di soddisfare tutte le esigenze e tutte le tasche. L’obiettivo, speriamo, grazie anche alle provvidenze europee, è quello di ampliare la gamma di servizi che le imprese turistiche offrono alla clientela”.

 

“L’accesso ad internet attraverso la banda larga, in ogni angolo della Provincia, è sicuramente una innovazione tecnologica importante non solo per la clientela, ma, soprattutto, per sviluppare azioni di web-marketing per le imprese, a conduzione famigliare, di cui è ricco il nostro sistema collinare, montano e non solo. Ma un’impresa turistica per essere competitiva deve vivere in un contesto territoriale nel quale l’ambiente sia curato, la rete di infrastrutture sia adeguata”. “E qui – ha detto Sartori - invito anche le Amministrazioni comunali ad approfondire le opportunità dei prossimi fondi europei per migliorare, conservare e valorizzare le risorse ambientali e culturali dei loro territori. E’ necessario, inoltre, puntare sul binomio turismo e cultura, nell’accezione più ampia del termine. Il territorio veronese ha molto ancora da dire su questo fronte”.

 

In conclusione, un riferimento al problema dell’abusivismo: “E’ un fenomeno che è stato sottovalutato dal legislatore nazionale e regionale, ma che ha raggiunto dimensioni notevoli e tali da porsi in seria concorrenza con il ricettivo tradizionale. Auspichiamo che il Legislatore si interessi al fenomeno dell’extralberghiero affinché tale offerta, pur sempre necessaria per soddisfare una certa fascia di clientela, venga ricondotta nell’ambito del regime di impresa, unico percorso possibile per un ordinato sviluppo della filiera dell’offerta ricettiva. Perchè non sempre in questa offerta il Consumatore, il Turista, trova adeguata rispondenza alla qualità attesa; risposta che, al contrario, trova nelle strutture ricettive alberghiere soggette ai controlli della Provincia, dei Comuni, delle A.S.L., della Guardia di Finanza e di altro ancora. E’ un danno, silente, all’immagine del territorio, ma anche all’erario ed all’occupazione. Come Confcommercio, continueremo a denunciare questa situazione”.

ufficio stampa Confcommercio Verona




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