CARBURANTI: BOOM DI ACCISE E CROLLO DEI CONSUMI

di Nicola Baldo*

Come ogni mese, il Dipartimento per l'Energia del Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato la tabella relativa ai consumi di prodotti petroliferi in Italia, in questo caso relativa al mese di Dicembre ed a tutto l'anno 2013.

Il totale delle vendite rileva l'ennesimo calo dei consumi pari quest'anno al 3,4%. Il dato più sconfortante e quello relativo alla tabella che presenta l'andamento annuale dei consumi e che raffronta, l'anno 2006 con l'anno 2013. Il calo in questi ultimi 6 anni è stato di oltre il 25% pari a 20 milioni di tonnellate. Il dato negativo sale a meno 32 milioni di tonnellate se lo raffrontiamo con i 90 milioni di tonnellate consumate nel 2003.

Numeri drammatici, che confermano lo stato di crisi del settore. Il solo comparto Rete (Distributori Stradali) ha perso dal 2003 ad oggi ben 9 miliardi di litri e l'erogato medio per impianto in Italia è passato da circa 1.700.000 litri per impianto a meno di 1.200.000 litri. Lo Stato centrale, nonostante analizzi e pubblichi questi dati, continua ad aumentare le accise (il prossimo aumento dal primo marzo) invece di tagliare innumerevoli costi inutili e dannosi per i cittadini italiani.

Ricordiamo che attualmente su un rifornimento pari a € 50 di Benzina (circa 30 litri) allo stato vanno € 30,90 mentre il costo reale del prodotto e di solo € 19,10. Su un costo del prodotto pari ad € 1,664 il litro, la somma di accise + IVA (paghiamo l'IVA anche sulle Accise) ha oramai raggiunto € 1,028 oltre il 61% del costo del prodotto! il costo industriale della benzina al consumatore e di € 0,635 le 1.200 lire del vecchio conio per capirsi (costi e guadagni dal pozzo petrolifero, raffinazione, trasporti vari e distributore di benzina sotto casa). A me sembra che qui si stia esagerando.

* presidente sindacato energia Confcommercio-As.Co. Verona