CONFCOMMERCIO AS.CO. VERONA SFILA A ROMA CON 100 SOCI

Paolo ArenaSarà massiccia la partecipazione di Confcommercio As.co. Verona e di Confcommercio Veneto alla manifestazione del 18 febbraio a Roma, indetta da Rete Imprese Italia per chiedere al Governo misure concrete per la ripresa dell’economia.

A fine gennaio erano già oltre 600 le adesioni raccolte nelle sedi territoriali della Confederazione regionale delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, ma si conta nei prossimi giorni di raggiungere un totale di circa 800 partecipanti, che partiranno per la capitale con pullman e treni organizzati da ogni provincia. Da Verona partiranno in treno almeno un centinaio di soci della Confcommercio scaligera. Confcommercio Veneto, in stretta collaborazione con la sede nazionale e con le sedi territoriali, sta predisponendo striscioni e cartelli da esporre durante manifestazione, che approderà in piazza Santi Apostoli per dire che “Senza impresa non c’è Italia”.

 

“Riprendiamoci il futuro”, recita lo slogan unitario. Al centro della protesta le mancate o comunque deboli misure adottate dal Governo per avviare la ripresa del Paese.

"La misura è colma, le imprese sono oberate di tasse sempre più pesanti, complesse e incerte", commenta il presidente di Confcommercio As.co. Verona Paolo Arena.

“L’unica misura adottata – sottolinea il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – è l’aumento delle tasse, sul quale peraltro incombono confusione e incertezze. L’unica certezza è che saranno le piccole e medie imprese a pagare il prezzo più alto, assieme ai lavoratori. Per questo la nostra presenza sarà consistente, nonostante la manifestazione si svolga in un giorno lavorativo”.

 

Tra gli slogan che caratterizzeranno la delegazione del Veneto molti saranno incentrati sull’eccessiva pressione fiscale e sulle conseguenze nel mondo delle imprese. Uno fra tutti dice: “Imu, Iva, Tasi, Tari… le nostre tasse da morto”.

 

Confcommercio Verona annuncia la partenza in treno di almeno 100 partecipanti; da Padova partiranno due pullman, che potrebbero salire a 3, data l’alta adesione già raccolta in questi giorni, per un totale, attualmente, di oltre 100 componenti appartenenti a tutte le categorie rappresentate; da Mestre partiranno in treno oltre 100 persone fra dirigenti e associati di tutta la provincia di Venezia; anche la Confcommercio di Vicenza raggiungerà Roma in treno, con partenza alle 6,42 dalla stazione di Padova, portando nella capitale oltre 100 partecipanti fra dirigenti e presidenti di categoria; da Belluno la partenza avverrà in treno con 50 partecipanti (il loro slogan sarà: “Noi della montagna, due volte eroi”); la Confcommercio di Rovigo raggiungerà Roma in treno con oltre 60 persone; Treviso sta raccogliendo le adesioni per organizzare un pullman con almeno 60 persone, che partirà all’alba dal capoluogo.

 

“Quello che chiediamo – aggiunge Zanon – è la riduzione del costo del lavoro, una flessibilità adeguata all'organizzazione del lavoro e all'evoluzione del mercato, la semplificazione della burocrazia e della gestione dei rapporti datori-dipendenti. Le continue riforme sul lavoro non aiutano, mentre l'obiettivo principale è consentire di assumere. Una riforma che ingessa la flessibilità infligge un colpo mortale alle nostre aziende, già duramente provate. Basti pensare – conclude il presidente di Confcommercio Veneto - che tra il 2008 e il 2012 i consumi in Veneto sono scesi del -1,2%; tra il 2013 e il 2014 si prevede un calo della stessa intensità. I consumi reali procapite sono scesi del -1,6% fra il 2008 e il 2012 e nel raffronto fra il 2013 e il 2014 si avrà un ulteriore calo del -1,8%. L’effetto è quello che si avverte passando per le vie delle città: cartelli con la scritta ‘vendesi’, negozi storici che scompaiono e un turnover bloccato”.




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