VALEGGIO, 9 ASSOCIAZIONI: NO ALLA DISCARICA

ValeggioLa progettata discarica di Ca' Balestra non s'ha dafare. E' l'accorato appello sottoscritto da  nove associazioni imprenditoriali, artigianali e di promozione turistica che hanno inviato una lettera aperta ai consiglieri regionali per chiedere, come riporta il quotidiano L'Arena di oggi, il loro intervento a favore della tutela del territorio valeggiano.



Le organizzazioni, tra cui Confcommercio e Associazione Ristoratori valeggiana, temono che le loro attività sarebbero definitivamente compromesse dalla realizzazione di un nuovo impianto da un milione di metri cubi. Grande la preoccupazione per la possibiile apertura della discarica di rifiuti speciali al confine con la frazione di Quaderni di Villafranca.

 

L'autorizzazione è stata chiesta da Adige Ambiente e ora è in fase di valutazione dalla commissione regionale Via (Valutazione impatto ambientale). Per le nove associazioni questa richiesta è "assolutamente inappropriata e pericolosa", perché rischierebbe di "compromettere tutti gli sforzi e gli investimenti fatti fino ad ora, oltretutto in un momento di congiuntura economica molto difficile".


A prendere etta posizione contro la possibilità di una nuova discarica sono l'Associazione ristoratori di Valeggio (Arv), l'Associazione pastifici artigiani di Valeggio (Apav), la Pro loco e l'Associazione Percorsi, oltre alle associazioni di categoria del commercio (Confcommercio e Confesercenti) e dell'agricoltura (Confagricoltura, Cia e Coldiretti).

 

Nel documento si sottolineano le bellezze del territorio, da Borghetto col ponte visconteo, al Parco giardino Sigurtà, eletto parco più bello d'Italia nel 2013, senza dimenticare la vicina Custoza, rinomata sia dal punto di vista storico-culturale che enologico, ma anche l'agricoltura di qualità e le tante iniziative turistiche di successo, oltre ad una zona artigianale e produttiva non particolarmente impattante.


Tanti i prodotti agricoli d'eccellenza delle 444 aziende agricole del territorio, dal Custoza Doc alla pesca Igp e al kiwi di Verona, dall'olio del Garda dop al Grana padano e al Provolone. Di particolare importanza poi il settore turistico ed enogastronomico che ruota attorno ai conosciutissimi tortellini di Valeggio e vede attive 91 aziende di ristorazione e dieci pastifici artigianali con certificazione europea. Molti anche gli eventi che hanno fatto conoscere Valeggio in Italia ed all'estero, dalla "Festa del Nodo d'Amore" alla più recente «Tortellini e dintorni», al ventennale "Mercato dell'antiquariato". Secondo gli estensori del documento il territorio avrebbe ormai preso da decenni "una strada precisa, scegliendo la valorizzazione delle bellezze, peculiarità e risorse» sue proprie invece che «sviluppi più industriali".

 

Le nove associazioni, riporta ancora L'Arena, si chiedono come sia possibile "affiancare a bellezze come Borghetto o il parco più bello d'Italia una discarica di rifiuti speciali", come si potranno «valorizzare i prodotti agricoli" e come si potranno promuovere i tortellini, le attività commerciali e l'immagine del paese se Valeggio "verrà riconosciuta come luogo di stoccaggio di rifiuti tossici come mercurio, cromo e arsenico".
Nella lettera si ricorda poi che Valeggio ha già fatto la sua parte con la discarica di rifiuti urbani di Ca' Baldassarre, che è servita a tanti comuni, anche fuori dai confini regionali e che Arpav e Provincia, sulla scorta del piano regionale dei rifiuti, sostengono che, nei prossimi decenni, non servono in Veneto nuove discariche di rifiuti speciali.

 

Per i firmatari "si rischia quindi di compromettere l'economia locale per una discarica che non serve e non risponde a requisiti di pubblica utilità e che, oltretutto, verrebbe realizzata in un'area di ricarica degli acquiferi ad alta vulnerabilità idrogeologica. Di conseguenza le associazioni produttive non vogliono più discariche sul territorio e chiedono agli enti competenti e ai rappresentanti politici regionali "di non autorizzare la discarica per rifiuti speciali a Valeggio, sia per le oggettive preoccupazioni di carattere ambientale sia per salvaguardare le nostre attività economiche".

 




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