INCONTRO SUGLI ALLERGENI: COME RISPETTARE LA NORMATIVA

Affollatissimo incontro sugli allergeni mercoledì 11 febbraio, nella sede di Confcommercio As.Co. Verona, dove Riccardo Murari del Dipartimento di Prevenzione dell'ULSS 20 - Area Igiene Alimenti di Origine Animale, ha spiegato le importanti novità legate alla nuova normativa per chi commercializza e somministra alimenti.

Il 13 dicembre 2014 è entrato in vigore il Regolamento dell’Unione Europea n.1169 del 25 ottobre 2011, che stabilisce l’obbligo di fornire al consumatore le indicazioni che riguardano "qualsiasi ingrediente o derivato che provochi allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o preparazione di un alimento ed ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma alterata".

L'etichettatura degli alimenti, quindi, da mero strumento di informazione del consumatore diviene il principale mezzo di prevenzione delle reazioni allergiche. La problematica degli allergeni, è stato sottolineato nell’incontro organizzato da Confcommercio As.Co.Verona, impatta in modo ben diverso nelle attività di vendita dei prodotti alimentari rispetto alle attività di somministrazione.
I negozi di prodotti alimentari non sono interessati da nuovi obblighi di etichettatura, per la parte in cui pongono in vendita tal quali, referenze acquistate preimballate ferma la verifica della correttezza formale delle indicazioni in etichetta.
Ma poiché il Regolamento 1169/2011 obbliga ad evidenziare senza sostanziali esclusioni la presenza di allergeni nei prodotti posti in vendita, è necessario adottare alcune misure atte a gestire le informazioni per i prodotti venduti sfusi e/o incartati al momento della vendita: formaggi e salumi al taglio, prodotti della gastronomia acquistati da terzi e venduti previo porzionamento.
Per tali prodotti il D.Lgs. 109/92 prevedeva già l’obbligo di indicare in apposito registro l’elenco degli ingredienti. Oggi, questo elenco deve evidenziare senza esclusione la presenza di allergeni.
Negli esercizi di vicinato che effettuano il consumo sul posto di alimenti utilizzando le attrezzature tipiche del negozio o del laboratorio, è stato sottolineato nell’incontro, le indicazioni degli allergeni andranno fornite nell’ambito dell’elenco degli ingredienti di ciascun prodotto venduto in un quaderno a disposizione della clientela.
Le maggiori problematiche sull'indicazione degli allergeni riguardano le attività di bar, pizzeria, ristorante. Nei giorni scorsi il Ministero della Salute ha emanato una circolare con la quale fornisce alcune indicazioni sulle modalità operative.

La nota del Ministero della Salute, chiarisce che l’obbligo di informazione nei confronti dei clienti può essere assolto da parte del pubblico esercizio, sia che si tratti di ristorante, pizzeria bar o quant’altro, in due modi alternativi: indicare per iscritto, in maniera chiara ed in luogo ben visibile, una dicitura del tipo “le informazioni circa la presenza di sostanze o di prodotti che provocano allergie o intolleranze sono disponibili rivolgendosi al personale di servizio”; riportare per iscritto sul menu, sul registro o su apposito cartello, una dicitura del tipo “per qualsiasi informazione su sostanze e allergeni è possibile consultare la documentazione che verrà fornita, a richiesta, dal personale in servizio”.
Le informazioni devono in ogni caso risultare da idonea documentazione scritta, identificabile come “agenda allergeni”.
Alla luce della complessità della normativa e delle pesanti sanzioni previste, Confcommercio As.Co. Verona e Fipe stanno predisponendo un apposito “Kit - allergeni” comprensivo dell’Agenda Allergeni, dei cartelli obbligatori – plurilingue – e di tutto il restante materiale necessario per la comunicazione interna e al cliente; il kit sarà a breve disponibile per le aziende associate, anche in formato elettronico.