UBER, ILLEGITTIMO: «ORA S'INTERVENGA NEL RICETTIVO»

Uberdi Giorgio Sartori*

La categoria degli albergatori e dei ristoratori di Confcommercio accoglie, con soddisfazione la sentenza del Tribunale di Milano che ha stabilito l’illegittimità del servizio di trasporto persone offerto da Uber. 

 

Il Giudice ha rilevato nell'attività di questa realtà il non rispetto delle regole e, quindi, la nascita di una concorrenza sleale nei confronti dei tassisti. Senza entrare nel merito della decisione, preme sottolineare come la start up Uber, sfruttando le nuove tecnologie, ha invaso campi diversamente regolamentati, mettendo in discussione la tutela del Consumatore ed i posti di lavoro delle imprese che operano nel rispetto delle regole.


E' quanto accade in parallelo, da un po’ di tempo, agli albergatori, minacciati dal web che propone, con l'appeal delle nuove tecnologie, appartamenti con locazioni più o meno lunghe, messi sul mercato senza avere la certezza di chi lo gestisce e di chi sia il proprietario. Analoga cosa, recentemente, sta investendo il mondo della ristorazione attraverso la formula dell'invito a casa a pagamento, conosciuta su internet come "home restaurant".

Gli operatori attraverso i loro presidenti Giulio Cavara (Associazione albergatori) e Leo Ramponi (Associazione ristoratori) si domandano se queste proposte di alloggio e di somministrazione di alimenti e bevande su internet garantiscano il Consumatore e il rispetto delle regole quali, per esempio, quelle sulla prevenzione incendi, sulla sicurezza alimentare, sulla tracciabilità degli alimenti, sul rispetto dei contratti di lavoro, su fisco e previdenza, nonché il rispetto delle leggi di pubblica sicurezza, solo per citare le principali norme che regolano l’ordinato sviluppo delle imprese registrate alla Camera di commercio. Non dimentichiamo che queste attività sommerse danneggiano anche il mercato del lavoro, soprattutto femminile e giovanile.

Dovrebbe essere normale, in un Paese normale, considerare abusivo colui che, sistematicamente, svolge attività similare o parallela a quella che richiede autorizzazioni e concessioni di varia natura. Crediamo, come dice il Presidente di Confcommercio As.Co. Verona Paolo Arena, che l'impresa eccezionale sia quella di continuare ad essere normali. Nonostante tutto.

* direttore generale Confcommercio As.Co. Verona




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