CREDITO D'IMPOSTA PER LE EROGAZIONI ALLE SCUOLE

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 119 del 23 maggio il Decreto 8 aprile 2016 del Ministero dell'Istruzione, dell'università e della Ricerca concernente la disciplina del credito d'imposta di cui all'articolo 1, comma 145 della legge n. 107 del 2015, per le erogazioni liberali in denaro in favore delle scuole

 

Il Decreto disciplina le modalità di versamento e le modalità di assegnazione alle istituzioni scolastiche. Il credito d'imposta è riconosciuto alle persone fisiche nonchè agli enti non commerciali e ai soggetti titolari di reddito d'impresa e non è cumulabile con altre agevolazioni previste per le medesime spese.

 

 Per usufruire del bonus, pari al 65% delle erogazioni effettuate in ciascuno dei due periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2015 e pari al 50% di quelle effettuate nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017, le somme devono essere versate all'entrata del bilancio dello Stato sul capitolo n. 3626, denominato «Erogazioni liberali in denaro per gli investimenti in favore degli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per gli interventi a sostegno dell'occupabilità degli studenti da riassegnare ad apposito fondo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ai sensi dell'art. 1, comma 148, della Legge 13 luglio 2015, n. 107», appartenente al capo XIII dell'entrata, codice IBAN: IT40H0100003245348013362600.


Come stabilito dal Decreto in commento, i versamenti devono essere effettuati distintamente per ciascuna istituzione scolastica beneficiaria. Nella causale deve essere riportato, nell'esatto ordine di seguito indicato:
il codice fiscale delle istituzioni scolastiche beneficiarie;
il codice della finalità alla quale è vincolata ciascuna erogazione, scelto tra i seguenti:
C1: realizzazione di nuove strutture scolastiche;
C2: manutenzione e potenziamento di strutture scolastiche esistenti;
C3: sostegno a interventi che migliorino l'occupabilità degli
studenti;
il codice fiscale delle persone fisiche o degli enti non commerciali o dei soggetti titolari di reddito d'impresa.

Si ricorda che il credito, da ripartire in tre quote annuali di pari importo, non è cumulabile con altre agevolazioni e, per i titolari di reddito d’impresa, è utilizzabile esclusivamente in compensazione. Le spese sono ammesse al credito d'imposta nel limite dell'importo massimo di euro 100.000 per ciascun periodo d'imposta.




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