IN CALO NEL 2015 LE LITI TRIBUTARIE PENDENTI

giudice soldiIl Ministero dell'Economia e delle Finanze (Dipartimento delle Finanze) ha pubblicato la "Relazione sul monitoraggio dello stato del contenzioso tributario e sull'attività delle Commissioni tributarie" relativa all'anno 2015. 

 

Dalla predetta relazione emerge che nel 2015 è proseguito il trend di diminuzione delle liti tributarie pendenti che si sono ridotte del 7,2% (530.844 in cifra assoluta) rispetto al 2014, anno in cui era già stato registrato un calo significativo. Al risultato del 2015 contribuiscono un aumento dei ricorsi complessivamente pervenuti alle Commissioni tributarie pari 14.233 e la definizione di 298.313 controversie. Il numero dei ricorsi definiti nel 2015 è stato quindi superiore al numero dei ricorsi complessivamente pervenuti.

Per quanto riguarda i ricorsi presentati, che mostrano in totale un aumento del 5,8%, si registra nel primo grado di giudizio un incremento del 3,3% (pari a 188.287 ricorsi) rispetto all'anno precedente, mentre per il secondo grado di giudizio si registra un aumento degli appelli pari al 13,7%, (68.614).

Il numero di controversie definite nel 2015 è pari a 298.313 e  mostra  una  diminuzione: (-1,2%) rispetto al 2014, anno nel quale si sono registrate 301.886 pronunce. In particolare, il risultato complessivo è generato dal calo delle decisioni di primo grado (-1,4%) che si attestano nel 2015 a 244.021 provvedimenti. Il secondo grado ha invece visto sostanzialmente confermare il numero di pronunce dell'anno precedente ed è pari a 54.292 provvedimenti.

Riguardo alle controversie ancora pendenti, il 62% (pari a 329.110 unità) è in giacenza da meno di 2 anni, il 28,8% (pari a 152.799) è in giacenza da un periodo compreso tra 2 e 5 anni e solo il 9,2% (pari a 48.935) è in giacenza da più di 5 anni.

Il valore complessivo delle controversie presentate nel 2015 è di poco inferiore a 33,5 miliardi di euro e il valore medio della singola controversia tributaria è pari a circa 130.000 euro. Il 68,7% del totale dei ricorsi pervenuti alle Commissioni Tributarie Provinciali riguarda controversie di valore inferiore o uguale a 20.000 euro (per un totale di 0,5 miliardi di euro), mentre solo l'1,7% dei ricorsi si riferisce a controversie di valore superiore a 1 milione di euro (per un totale di 15,2 miliardi di euro). Per il 55,4% degli appelli pervenuti alle Commissioni Tributarie Regionali il valore delle controversie è inferiore o uguale a 20.000 euro (per un totale di quasi 0,2 miliardi di euro), mentre il 2,4% degli appelli totali riguarda controversie di valore superiore a 1 milione di euro (per un totale di 8,6 miliardi di euro).

I ricorsi con valore superiore ad un milione di euro rappresentano in entrambi i gradi di giudizio circa tre quarti del valore complessivo del relativo contenzioso in entrata. Il valore complessivo delle controversie definite nel 2015 è di poco superiore a 35 miliardi di euro, mentre il valore medio della singola controversia decisa è pari a circa 117.000 euro.

Nel primo grado di giudizio, il 72,6% dei ricorsi definiti riguarda controversie di valore inferiore o uguale a 20.000 euro (per un totale di circa 0,6 miliardi di euro); solo l'1,3% riguarda ricorsi di valore superiore a 1 milione di euro (per un totale di 16,5 miliardi di euro).

Per quanto attiene gli appelli definiti, il 56,5% del totale delle decisioni riguarda appelli di valore inferiore o uguale a 20.000 euro (per un totale di circa 0,2 miliardi di euro), mentre il 2,7% riguarda appelli di valore superiore a 1 milione di euro (per un totale di circa 9,2 miliardi di euro). Le controversie con valore superiore ad un milione di euro rappresentano in entrambi i gradi di giudizio tre quarti del valore complessivo del contenzioso definito.

Sia in primo che in secondo grado, gli esiti completamente favorevoli all'ufficio sono maggiori, in percentuale sul totale, rispetto agli esiti completamente favorevoli al contribuente (44,6% contro 32,4% nel primo grado di giudizio e 45,2% contro 40,3% nel secondo grado di giudizio). Il giudizio intermedio risulta pari a circa il 10% in primo grado e a circa il 9% in secondo grado.

Nel 2015, la durata media del processo tributario nel primo grado di giudizio è stata di 857 giorni (pari a 2 anni e 4 mesi), con un miglioramento di 104 giorni rispetto al 2014; nel secondo grado di giudizio essa è stata di 750 giorni, con un leggero peggioramento di 20 giorni rispetto all'anno precedente. Le pronunce favorevoli in tutto o in parte alle Agenzie Fiscali sono pari a circa il 70% per l'Agenzia delle Entrate ed a circa l'88% per l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.




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